La Casa Internazionale delle Donne aiuta tutte le donne in difficoltà: picchiate, soggette a violenze di vario genere a partire da quelle sessuali, ragazze madri. Un’assistenza che si sviluppa su vari livelli e in diversi settori, anche quelli, apparentemente, più ludici e ricreativi.
Così, mettendo a sommario confronto le attività che la Giunta Zingaretti inserisce fra quelle valutabili per calcolare un valore economico del lavoro svolto - che è comunque in primaria battuta di tipo sociale - trovano però spazio anche quelle un po’ più strane.
Ad esempio, la delibera Zingaretti inserisce nell’elenco delle iniziative soggette a valutazione i corsi di teatro, i laboratori di musica, di lingua. E, ancora l’organizzazione di corsi per la pratica sportiva. Ecco, dunque, che esaminando le attività svolte dalla Casa Internazionale viene fuori che, più o meno tutte, potrebbero rientrare fra quelle valutabili. Ci sono, infatti, il coro della Casa con un repertorio basato su “musica e canti popolari, canti delle mondine a quelli degli emigranti, canzoni di lotta e serenate”. I corsi di danza flamenca e il laboratorio di danza potrebbero rientrarci rimanendo un po’ a metà fra le espressioni artistiche e quelle ginniche. Nell’elenco di queste ultime, poi, ci sono i corsi di ginnastica generale, quelli di kung-fu che possono magari aiutare nell’autodifesa. Poi, ancora, la ginnastica posturale, lo yoga in varie declinazioni, i corsi di shiatsu, le lezioni di feldenkrais cioè sequenze di movimento lento e fluido. Forse, fuori dall’elenco dei valutabili potrebbero essere inserite le lezioni di massaggio giapponese del viso e di massaggio decontratturante.
Da ultimo, fra i corsi valutabili ci sono anche quelli di restauro antico e di fotografia. E, infine, certamente valutabili sono le attività e i laboratori per le mamme e i bambini, la musica per i bambini e le conversazioni in inglese tenute da studenti della John Cabot University.
A parte i corsi, la delibera della Regione che stabilisce i criteri per valutare economicamente e non solo socialmente il lavoro delle organizzazioni no profit, inserisce anche tutte le attività di sostegno e assistenza. La Casa organizza in primo luogo servizi di accoglienza e sportello sociale, come assistenza legale, psicologica, medica e per il lavoro: sono previsti consulenze per gli impieghi; di ascolto per donne e coppie con problemi di fertilità, di ambulatorio di primo livello di tipo ostetrico e ginecologico, corsi preparto, sostegno durante le separazioni e per tutta quella parte del diritto civile e penale legata al diritto di famiglia. Ovviamente, ci sono la consulenza psicologica e legale a donne vittime di violenza, di tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale e lavorativo e per l’approfondimento delle tematiche legate all’identità e l’orientamento sessuale.
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