Se il servizio reso all’utenza da Atac ad ottobre 2019 continua nel segno pesantemente negativo, non va meglio per Roma Tpl, il consorzio privato che gestisce, per conto del Comune, cento linee di trasporto bus in periferia.
Ieri seduta della Commissione Mobilità dedicata proprio a Roma Tpl. Siamo alla quarta proroga del vecchio contratto di servizio: sottoscritto nel 2010, scadeva a maggio 2018 ma i 5Stelle dal 2016 lavorano a una nuova gara senza mai riuscire a portarla a compimento. Ora si attende il 12 dicembre quando il Consiglio di Stato si pronuncerà in secondo grado, su appello del Comune che aveva perso davanti al Tar subendo l’annullamento della gara. Per il nuovo bando, quindi, sarà necessario aspettare.
Nella Commissione è stato affrontato il problema del livello del servizio. Roma Servizi per la Mobilità afferma: “fino al 2016 il livello si è tenuto abbastanza bene ed è andato via via degradando fino al 2018 con una perdita del 13%. Solo a settembre 2019 siamo risaliti con perdite solo del 10%”. A ridurre il numero dei bus (oltre 130 fermi in officina su 462 vetture) le buche e anche gli alberi non potati che finiscono per distruggere le antenne delle rilevazioni delle posizioni dei veicoli. Altro tema caldo, quello degli stipendi dei dipendenti, troppo spesso pagati in ritardo con i sindacati che chiedono a gran voce che il Comune subentri al Consorzio in caso di ritardo.
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