sabato 10 agosto 2019

VECCHI BUS A FUOCO, I NUOVI IN PASSERELLA


Nuovo giro di presentazione del sindaco di Roma, Virginia Raggi, per i nuovi bus turchi di Atac, con vena polemica fra il gruppo grillino in Campidoglio e i cittadini.
Andiamo per ordine. Ieri mattina, la Raggi presenta (per la quarta volta in 10 giorni) il plotoncino degli 80 autobus, antipasto delle 227 vetture comprate direttamente dal Comune (non da Atac) tramite la gara Consip e prodotti dalla turca Industria Italiana Autobus (ex BredaMenarinibus e Iribus). Ieri era il turno di Acilia, nel tour promozionale della Raggi, che segue il primo di Tor Bella Monaca, il secondo a Corviale e il terzo a Casal Bruciato.
Già dopo Corviale e ancor più dopo Casal Bruciato, i cittadini “sgamano” il trucchetto mediatico stile “Istituto Luce”: a ogni presentazione le vetture per il taglio del nastro sono sempre le stesse. Basta guardare i video pubblicati dal Sindaco e spuntano fuori i numeri di matricola. La vettura numero 1302 si è fatta Tor Bella Monaca e Corviale, come la 1304 che stava anche ad Acilia ieri mattina. 
Tutte vetture che girano le strade cittadine già dal 1 agosto ma che - stando alle denunce degli utenti sulla rete - vengono tolte dal servizio per consentire l’allestimento del set di propaganda.
Insomma, l’ironia si spreca e il raffronto al Ventennio è facile e spontaneo: “tour littorio”, paralleli con la leggenda degli aerei di Mussolini che venivano spostati a ogni tappa degli appuntamenti in piazza del Duce, “Istituto Luce” e così via. 
Piccatissima la replica del gruppo grillino in Campidoglio: i “nemici della contentezza”, come i Consiglieri pentastellati etichettano quei cittadini che osano criticare i “set di cartapesta” per l’arrivo di 80 bus su 227 - quando, due anni fa, la Raggi annunciava dal palco della kermesse grillino che ne erano già stati comprati 600 ed erano in arrivo entro l’anno - devono capire che “per presentarli nelle piazze, ne prendiamo un campione fra quelli disponibili. Semplice”. 
Ovviamente, chi critica sta cercando di “fare polemica” e “offuscare il nostro lavoro” e non può che fare “un danno ai romani”. Spiegano ancora i grillini: “Ne sono arrivati 80 già operativi: 20 al deposito di Acilia, 20 al deposito di Grottarossa, 20 a Tor Sapienza, 10 a Tor Pagnotta e 10 a Magliana. Ci accusano che li stiamo distogliendo dal servizio per mostrarli alle persone. Abbiamo deciso di farglieli toccare con mano, perché questi autobus li abbiamo pagati con le nostre tasse. Perché i bus sono di tutti i romani”. 
Magari, quelli rossi comprati nel 2009-2010 e poi nel 2015 erano dei milanesi e li aveva pagati il Comune di Milano. 
E non può mancare la stoccata ben oltre il grottesco a “quelli prima di noi, i capaci” che “non ci sono riusciti e ora rosicano”. Peccato che due vetture, al 1312 e la 1313, in servizio dal 1 agosto per le strade del X Municipio sulla linea 04, siano state utilizzate per la presentazione di Acilia e, stando alle denunce della rete, sostituite con la 6165, immatricolata nel 2003, che nella mattinata stessa è andata a fuoco, con la comunicazione Atac che, come d’abitudine, parla di “principio di incendio” anche se le foto fanno vedere una realtà molto più grave. 
E la rete si interroga: passi per la ripetizione degli appuntamenti propagandistici, ma non sarebbe più semplice mostrare un solo bus nuovo e spiegare, banalmente, che gli altri 226 sono uguali a quello? E, quindi, lasciare che gli altri siano al servizio della gente che li aspetta alle fermate e non a quello della comunicazione del Sindaco? Almeno questo è quel che pensano alcuni fra gli account twitter più seguiti sulla rete in tema di trasporto pubblico: MercurioViaggiatore, Trasporti Romani, Yoda, Il Treno Roma Lido, OdisseaQuotidiana.


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