venerdì 15 dicembre 2017

TORRI EUR, ESPOSTO DEL CAMPIDOGLIO


A metà pomeriggio di ieri Virginia Raggi, sindaco di Roma, insieme all’assessore all’Urbanistica, Luca Montuori, e all’avvocato del Comune, Andrea Magnanelli, sono andati dal procuratore regionale del Lazio della Corte dei Conti, Andrea Lupi, per “depositare un esposto su tutta la vicenda delle Torri dell’Eur”, come ha detto all’uscita la stessa Virginia Raggi. 
La storiaccia delle Torri dell’Eur - quelle progettate a fine anni ’50 dall’architetto Cesare Ligini, fino agli anni ’90 sede del Ministero delle Finanze per poi cadere in un tale stato di degrado da essere chiamate Beirut - non poteva finire di certo solo con la sentenza del Tar di pochi giorni fa con cui il Tribunale ha dato ragione alla società Alfiere (metà lo Stato con Cassa Depositi e Presiti e metà Telecom), respingendo la richiesta del Comune di incassare oneri per 24 milioni. Contro quella sentenza, notificata in Campidoglio qualche giorno fa, il Comune sta preparando ricorso al Consiglio di Stato. 

Ma qui, più che gli oneri richiesti (al momento) illegittimamente ad Alfiere dal Comune, il nodo è il risarcimento danni richiesto da Alfiere al Comune per 325 milioni di euro. Perché Alfiere ritiene di aver subito un danno dalla decisione del Campidoglio, presa dall’allora assessore Paolo Berdini - illegittima per il Tar - di revocare il permesso a costruire. Una decisione che ha impedito la prosecuzione del rapporto fra Telecom e CDP causando ad Alfiere un danno quantificato, appunto, in 325 milioni. 
La vicenda ha origine tanti anni fa ed è formata da una serie di atti che si accavallano e la rendono estremamente intricata. Nei prossimi giorni andremo anche a depositare l'esposto presso la Procura del Tribunale di Roma - ha spiegato la Raggi - per riuscire a chiarire bene tutto il quadro che vede il Comune di Roma al centro di una serie di attacchi”. 
Per l’avvocato Magnanelli sul risarcimento da 325 milioni “riteniamo che non ce ne siano i presupposti e che sia una cifra assolutamente spropositata. Ci sono alcuni elementi di perplessità. Abbiamo voluto che il giudice facesse le sue valutazioni, stiamo depositando anche analogo esposto alla Procura presso il Tribunale perché anche il giudice penale faccia le sue verifiche”. 
L’idea, ovviamente, è che vi sia stato un qualche tipo di accordo fra Telecom e Alfiere ai danni del Comune. 
Abbiamo anche chiesto noi un risarcimento per danno di immagine causato al Comune dalle condizioni in cui sono le Torri”, ha concluso Magnanelli.

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