giovedì 14 dicembre 2017

ECCO IL CAPODANNO 2018


Più di mille artisti, 100 esibizioni per 24 ore ininterrotte di festa: la versione Raggi del Capodanno 2018 sarà organizzata con spettacoli teatrali, concerti, dj set, arti circensi, fuochi d’artificio. E, soprattutto, la nuova illuminazione del Palatino. Novecento mila euro il costo delle feste per il nuovo anno, il cui programma è stato presentato ieri mattina dal sindaco di Roma, Virginia Raggi, e dal vicesindaco e assessore alla Cultura, Luca Bergamo
Gli eventi per i festeggiamenti della notte più lunga dell’anno inizieranno alle 21.30 del 31 dicembre per concludersi alle 21 del primo gennaio 2018. Tanti gli enti culturali che parteciperanno il animeranno la manifestazione: dal Teatro dell’Opera all’Accademia nazionale di Santa Cecilia, passando per il Palaexpo, la Casa del cinema, la Casa del jazz e tanti altri ancora. 
Si parte la sera del 31 dicembre con l’evento internazionale “Roma illumina l’infinito” che trasformerà il Circo Massimo (sponsorizzato dai privati e quindi non inserito nei 900mila euro di costo) in una grande macchina scenica caratterizzata da più set, con una gigante marionetta semovente mitologica, gli artisti de ‘La Fura dels Baus’ e dj set fino a tardi. Poi fino all’alba performance, eventi e spettacoli coinvolgeranno le aree pedonali della città da piazza dell’Emporio, a ponte Garibaldi fino al Giardino degli aranci, ponte della Scienza e piazza Bocca della verità. Tra gli artsit coinvolti Abrogio Sparagna e l’Orchestra popolare italiana.
Sarà un evento indimenticabile” annuncia la Raggi che aggiunge: “quest’anno abbiamo ampliato l’area pedonale dedicata: passiamo dai 74mila metri quadri dello scorso anno ai 154mila metri quadri”.
La grande novità è la riaccensione del Palatino dopo 13 anni con un nuovo impianto permanente al led. La notte del 31 dicembre la grande area archeologica e la zona che si affaccia direttamente sul Circo Massimo si accenderà con un nuovo impianto di illuminazione definitivo studiato per valorizzare al massimo le rovine, a partire dalla Domus severiana, lo stadium, la Domus augustana, il Pedagogicum e la Domus Flavia. 
I tecnici di Acea hanno spiegato i dettagli: “Abbiamo recuperato i cavi posti dopo il 2000 e cambiato solo le lampade sostituendo quelle a iodio con quelle più moderne che usano la tecnologia al led”. 
"Una parte della festa sarà dedicata agli amatori per chi vuole fare spettacoli e cortometraggi", ha spiegato Bergamo, che ha definito l’evento 2018 "parla di poesia e emozioni ed è molto più bello del singolo grande concerto”.

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