venerdì 24 gennaio 2014

ARIDATECE LA SINISTRA!

Da "grande Satana" a "grande alleato". 
Non è la parabola al contrario di Saddam Hussein ma quella, molto più prosaica, della Coca Cola.

Già, perché un tempo, quando la sinistra era "La" "Sinistra" e faceva serissime battaglie ideologiche per la giustizia sociale, la Coca Cola (e la Nike) godevano di pessima fama.



Oggi, invece, c'è chi pensa - il sindaco Ignazio Marino, per l'esattezza - di farne uno sponsor.
Come dicevano gli antichi, però, pecunia non olet.
Andiamo per ordine.

Il 22 gennaio, il vulcanico Sindaco annuncia la sua nuova, fantasmagorica idea: per cercare fondi, usiamo la Coca Cola!




Stranamente, grande silenzio a sinistra.

Eppure, come dimenticare le polemiche cocacolesche, delle quali - quasi che a Roma non vi fossero temi un tantino più importanti - anche lo stesso Veltroni dovette occuparsi!

Andiamo a rivedere:


http://www.unimondo.org/Guide/Economia/Consumo-critico/Aperta-la-trattativa-con-CocaCola-51973
O, ancora:

http://web.mclink.it/MC6065/RRCC/comuneroma/municipioromaxi.htm
E, per concludere:


http://www.peacelink.it/consumo/a/17725.html
Tanto dovette occuparsene il Comune che il Consiglio Comunale, (all'epoca di quella votazione, presieduto anche nientepopòdimenochè Monica Cirinnà, storica attivissima attivista piddina per i diritti degli animali, compagna dell'attuale sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, nonché deputata al Parlamento) adottò la delibera 214/2004

http://www.comune.roma.it/PCR/resources/cms/documents/regolamento_per_la_disciplina_e_la_gestione_delle_sponsorizzazioni.pdf


Il meraviglioso, superbo mondo delle sponsorizzazioni etiche.
Grazie a questa delibera, viene istituito il Comitato Etico che, come si legge sul sito del Comune, deve esprimere parere (non vincolante) sulle sponsorizzazioni:


http://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?jppagecode=com_etico_sponsor.wp
Ma, la delibera 214/2004 cosa dice?

Andiamola a vedere:




Insomma, a giudicare da quanto scritto nell'articolo 10 della delibera 204, non sembra così semplice pensare che la Coca Cola possa essere sponsor del Comune. 
Poi, se magari la sinistra torna e decide di fare una nuova battaglia per la giustizia sociale... 

LE PENNE DEL PAVONE

Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, interviene in diretta a Radioradio
Poco dopo i saluti di rito e la pletora un po' ridondante di ringraziamenti, si entra nel vivo. 

Il conduttore, Francesco Vergovich, domanda al Sindaco un commento sul Protocollo di Intesa che Roma Capitale e Comando provinciale della Guardia di Finanza, hanno siglato, il 20 gennaio, per il controllo sull'assegnazione delle case popolari, su chi riceve sussidi economici, sull'evasione dei tributi.



Vergovich chiede a Marino quali saranno gli effetti di questo Protocollo.
E il buon Sindaco - che evidentemente non è stato pienamente preparato dai suoi - si affretta a metter cappello su una vicenda che non c'entra assolutamente nulla con il Protocollo, quella dell'inchiesta sulla Armellini.
Il nome non lo cita, ovviamente, ma il riferimento è chiaro: 





Peccato, però, che l'inchiesta sulla Armellini - che, tra parentesi, dovrà ancora essere giudicata prima che possa definirsi colpevole e, quindi, parlare di evasione - sia di un anno e mezzo fa.

 


Più palese di così: il Protocollo con la Finanza non c'entra assolutamente nulla, né avrebbe potuto entrarci, dato che è stato firmato il giorno prima. E dato che Marino è in carica da 7 mesi!

Ora, una riflessione: la politica ci ha spesso abituati a che non importa ciò che si è fatto ma ciò che si riesce a credere si sia fatto.

Ma questa è la dimostrazione più palese di due cose: Marino, a quanto pare, non sembra essere sempre perfettamente a conoscenza di ciò di cui parla o - cosa ancor più grave - di ciò che firma
Oggi, parla di un Protocollo, da lui firmato, senza sapere che sta dicendo una inesattezza. Ma altre prove, se fosse necessario, la ritroviamo nelle roboanti dichiarazioni e successive altrettanto roboanti marce indietro sulle nomine di Comandante dei Vigili e di capo dell'Ama

Ma la seconda, più triste, è che quando sei costretto ad appropriarti in modo così vergognosamente palese di ciò che altri hanno fatto è perché sei perfettamente conscio e consapevole di non aver fatto nulla, di non aver nulla prodotto. 
Di essere - per dirla con Sciascia - non un uomo, nemmeno un ominicchio. Ma un quaquaraqua. 
E ti fai bello con le penne del pavone. 

venerdì 10 gennaio 2014

C’È STUPRO E STUPRO

Quattro a uno. 
No, non è il risultato di una partita di calcio. 
E' il risultato di come la stampa tratta gli stupri: se servono ad attaccare, si fa la prima pagina e si usano 693 parole. Se dobbiamo nascondere la polvere sotto il tappeto, bastano 175 parole. 
Il rapporto è quattro a uno, appunto.


Piazza di Spagna, febbraio 2011: una ragazza denuncia uno stupro alla salita di San Sebastianello. A distanza di poco, si scoprirà che era una falsa denuncia e che non c'era stato alcuno stupro. Ma, in quell'occasione, il Corriere della Sera usò 4.339 battute per descrivere orrore e raccapriccio, il coltello alla gola, la scalinata di piazza di Spagna. Il PD parlò di una Roma fuori controllo.







http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_febbraio_19/violentata-trinita-dei-monti-roma-19050447108.shtml?fr=correlati


Via Borgognona, 9 gennaio 2014: una ragazza viene stuprata - sì, solo palpeggiata, ma la legge non fa differenza - da tre uomini. Vengono aggredite anche due vigilesse, accorse in aiuto della giovane. Giungono altre pattuglie e finalmente i tre porci vengono arrestati. Il Corriere della Sera usa 1.107 battute per questo episodio.






http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/14_gennaio_10/tentata-violenza-una-ragazza-presi-3-polacchi-c1e604ba-79e9-11e3-b957-bdf8e5fd9e96.shtml

Nota bene: via Borgognona è a due passi da Piazza di Spagna.

Il primo, occupò per giorni le aperture delle cronache, mettendo in croce l'allora sindaco Alemanno.
Oggi - che governa Marino - passa tutto in cavalleria: omicidi gay a ripetizione, ma si fa spazio solo alle lacrime (anche un po' ipocrite) di qualche associazione gay; rapine, violenze, stupri, sparatorie, morti ammazzati in strada. 
Si derubrica tutto. 
Si dimentica tutto. 
Si annacqua tutto.

Basta metterla come undicesima notizia...



E poi, c'è Repubblica, la paladina delle donne. A convenienza, uno stupro può divenire un palpeggiamento.





http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/01/10/news/piazza_di_spagna_ragazza_palpeggiata_ferita_lievemente_una_vigilessa_tre_arresti-75542165/


E' chiaro: come ha detto tale Miccoli Marco, oggi deputato ieri fanfara del PD romano, è tutto uno slogan: facite ammuina!




Donne o gay, se servono si usano
Sennò, si possono tranquillamente buttare.

Nelle brevi.

giovedì 2 gennaio 2014

UN CARTELLO VI SMASCHERERÀ


Un cartello, uno di quelli a messaggio variabile, testimonia in modo inequivocabile la smentita che il sindaco di Roma, Ignazio Marino, dà a se stesso. 
Un ghirigoro, quasi una boutade, ma scrivere che da Natale alla Befana, in alcuni orari, via dei Fori Imperiali è pedonalizzata significa smentire l’altra “pedonalizzazione” quella che, per intenderci, ci è stata propinata dal Sindaco e dai suoi come l’ottava meraviglia del mondo.
In effetti, ora e solo ora, i Fori sono pedonali: non ci passano autobus, taxi, ncc, auto blu, auto di servizio. Insomma, ora è davvero pedonale.
Quindi, se tanto ci dà tanto, negli altri giorni, quando, al contrario, ci transita questo mondo e quell’altro, non è una pedonalizzazione ma un chiacchiericcio da bar.
Un chiacchiericcio che alle casse pubbliche è costato una bella cifretta: oltre 2 milioni di euro, messi a conto del Consorzio Metro C e fatti passare come opere necessarie alla cantierizzazione. Non li ha cacciati fuori il ragioniere generale del Comune, il povero Maurizio Salvi, ma Metro C. Tuttavia, poiché sono fondi che erano destinati a coprire i costi della fermata Colosseo della metro C, arriverà il momento in cui il Consorzio li chiederà indietro. E così avremo un altro aumento dei costi, fatto per realizzare non un’area pedonale ma una corsia preferenziale lunga mille e circa 700 metri: la preferenziale più cara al mondo.