Nei giorni scorsi, infatti, all'Ama è giunta una richiesta perentoria da parte dell'inquilino del Campidoglio: qualsiasi documento deve prima di tutto essere inoltrato al Marino sindaco e poi, solo dopo il "visto di stampi", può essere consegnato alla Marino responsabile dell'Ambiente.
Marino Estella che, ovviamente, dal Marino sindaco è stata tenuta all'oscuro di questo commissariamento.
Evidentemente seccato per le défaillance della Marino - dalla figuraccia sugli alberi abbattuti nei parchi pubblici dai vandali, alla fuga di notizie con successive smentite sulla sostituzione dei vertici proprio di Ama - la Marino non ne azzecca una.
In realtà, raccontano i bene informati, Estella Marino è considerata, pur da esterna, una testa di ponte di Legambiente. Con il prossimo (sussurrato) arrivo di Gianluca Cencia - direttore scientifico di Federambiente e membro del Comitato Scientifico di Legambiente - al posto probabilmente di Piergiorgio Benvenuti, Legambiente anela a inserirsi nel sistema di raccolta dei rifiuti della Capitale: tanti soldi (dello Stato e della Regione Lazio) da gestire.
Cencia, ingegnere ambientale, coniugato con Sabina Minardi, giornalista de L'Espresso, è considerato un tecnico esperto, di più che discreta fama.
Rimane il problema se Cencia, dopo aver superato al fotofinish la concorrenza di Raphael Rossi, sarà in grado di gestire realmente un'azienda che non ha i soldi necessari per implementare ulteriormente la raccolta differenziata.
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