sabato 11 aprile 2020

CORONAVIRUS; LA NOMINA DI TULUMELLO FINISCE ALL'ANAC


La nomina di Carmelo Tulumello alla guida della Protezione civile della Regione Lazio finisce davanti all’Autorità nazionale Anti Corruzione (Anac). L’esposto parte da Roberta Angelilli, membro dell’esecutivo nazionale di Fratelli d’Italia. Secondo la Angelilli, la scelta di Tulumello sarebbe viziata da una serie di errori procedurali il più grave dei quali riguarda proprio le gare d’appalto
Tulumello è laureato in Giurisprudenza, ha comandato la Polizia Municipale di Fara Sabina, poi di Rieti, poi della Polizia provinciale di Rieti. È iscritto all’Albo dei Segretari comunali e provinciali. 
A giugno 2016 Tulumello tenta di diventare sindaco di Fara Sabina con il centrosinistra: portato da Zingaretti, vince le primarie ma non la poltrona di primo cittadino, fermandosi al 27 e spicci per cento contro il 56% del candidato vincitore, Davide Basilicata
La Regione a ottobre 2016 emana il bando per cercare il capo della Protezione civile. 
A novembre, la Giunta Zingaretti, dopo aver ricevuto un totale di 10 candidature, sceglie proprio Tulumello.
Fino qui è storia. Secondo la segnalazione della Angelilli, Tulumello “risulta privo di esperienze a livello regionale in materia di protezione civile e può presentare, rispondendo al bando, solo un'esperienza limitata al territorio reatino. In sostanza non ha mai messo piede in una sala operativa di protezione civile con compiti dirigenziali e non ha mai coordinato attività di carattere operativo a supporto dei primi interventi urgenti di protezione civile”. C’è poi il giallo delle gare d’appalto. Leggendo il verbale della seduta della Giunta che nomina Tulumello, viene fuori un pasticcio: vengono usati per dichiarare idoneo Tulumello i criteri del 2014 e non quelli del 2016: mancano la capacità di provvedere alla gestione amministrativa, ivi compresa la procedura di acquisto di beni e servizi in contesto di emergenza; e, secondo, la capacità di programmare e pianificare interventi post emergenziali in coordinamento  con i soggetti del sistema integrato protezione civile.
Risultato: stando al verbale della Giunta regionale Tulumello viene dichiarato idoneo ma sui criteri 2014 e non su quelli 2016.
Spiega la Angelilli: “Ironia della sorte uno dei due requisiti riguardava proprio le competenze relative alle procedure di acquisto di beni e servizi in contesto di emergenza. Esattamente il caso della clamorosa vicenda della ritardata fornitura delle mascherine, ancora aperta e sotto l’attenzione dalle autorità competenti. Insomma da quasi quattro anni abbiamo nel Lazio un capo della Protezione civile valutato dalla Giunta regionale secondo requisiti inesistenti nel bando di selezione. Su questo presenterò un esposto all’ANAC. Questa incredibile vicenda porta alla luce l'assoluta spensieratezza e superficialità con cui nella Regione Lazio si procede a nomine strategiche. In merito alla pasticciata gara sulle mascherine, l’inadeguatezza di Tulumello si basa proprio sulla paradossale circostanza di essere stato selezionato senza avere l’esperienza e la competenza per gestire affidamenti e gare”.



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