Scongiurato lo sciopero del trasporto pubblico che, a Roma, avrebbe interessato solo Atac (“A fronte dell'invito del Prefetto, e per evitare nuovi blocchi la segreteria differisce lo sciopero”, scrive il sindacato S.L.M Fast Confsal), si riaffaccia l’incubo stop del traffico per lo smog.
Nel pomeriggio di ieri, il Campidoglio, poco prima dell’annuncio della revoca dello sciopero del trasporto pubblico, ha diffuso la nota di allarme: “Considerato il superamento dei livelli di PM10 rilevato dalla rete urbana di monitoraggio e validati dall’Arpa Lazio, e la previsione di criticità prevista per domani, è stata disposta la limitazione della circolazione veicolare lunedì 3 febbraio nella Ztl Fascia Verde. Nello specifico, oltre ai divieti già previsti, le misure stabilite dall’ordinanza hanno tenuto in considerazione la concomitanza dello sciopero da parte di una sigla sindacale, limitando il blocco obbligatorio della circolazione dalle ore 7.30 alle 20.30 per i seguenti veicoli: ciclomotori e motoveicoli Euro 0 ed Euro 1. Autoveicoli Benzina Euro 2. Il provvedimento prevede che gli impianti termici sull’intero territorio comunale dovranno essere gestiti in modo da garantire una temperatura dell’aria negli ambienti non superiore a 18°C o 17°C in funzione del tipo di edificio. Gli interventi sono stati adottati sulla base dei criteri indicati nel Piano di intervento operativo, come stabilito dalla delibera n.76 del 28 ottobre 2016”.
Dopo le polemiche feroci degli scorsi giorni, il sindaco di Roma, Virginia Raggi, non ha inserito anche i veicoli diesel euro6 fra quelli da bloccare ma non è da escludersi che, se la situazione dei rilevamenti delle centraline dovesse rimanere oltre la soglia nonostante i blocchi del traffico, possa essere necessaria una ulteriore stretta.
Attesa per oggi la probabile riapertura della stazione della metro A Barberini ma solamente in uscita, rimane comunque una situazione assolutamente insostenibile dal punto di vista del trasporto pubblico: nonostante ormai tutti i nuovi mezzi Atac, i 38 a noleggio e i 277 acquistati, siano entrati regolarmente in servizio da almeno due mesi, la resa del servizio espletato in superficie dall’Azienda continua a essere ben lontana da quanto previsto dal contratto di servizio. A questo va sommato il problema delle scale mobili, con le chiusure e i disservizi sull’intera rete delle metropolitana romana, problema che rischia di aggravarsi sulla metro B per la fine vita di 22 scale e ascensori nel 2020. Insomma, con la macchina no, almeno per ora solo se è vecchia davvero, ma anche con Atac problemi: a Roma spostarsi è davvero un’impresa.
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