mercoledì 15 gennaio 2020

IL CAMPIDOGLIO TRIPLICA: STOP AI DIESEL OGGI E DOMANI.


Il Campidoglio raddoppia. Anzi, triplica. Dopo lo stop alla circolazione deciso ieri anche per i più nuovi motori diesel euro 6, il provvedimento viene esteso alla giornata di oggi, mercoledì, e, già che ci siamo, a quella di domani, giovedì. 
La nota è stata diffusa nel pomeriggio: “considerato il persistere a Roma degli elevati livelli di inquinamento da PM10, è stata disposta per le giornate di mercoledì 15 e giovedì 16 gennaio la limitazione alla circolazione veicolare privata” nella fascia verde
Vale a dire nell’area della città che include, fra gli altri, il capolinea Battistini della metro A, Forte Braschi, Pineta Sacchetti, Trionfale, Camilluccia, piazza Giuochi Delfini, Prati Fiscali e viale Jonio, il parcheggio di scambio di Ponte Mammolo, la Palmiro Togliatti come limite per Tiburtina, Prenestina, Casilina, Tuscolana. Poi, Appia Nuova, Grotta Perfetta, la Colombo da via Laurentina, Casaletto, Gregorio VII. 
All’interno della fascia verde, dunque, tutti i diesel, fino agli euro 6 non potranno circolare fra le 7.30 e le 10.30 e dalle 16.30 alle 20.30. Per ciclomotori e motoveicoli euro 0 e 1, vetture a benzina euro 2 il divieto di circolazione va dalle 7.30 alle 20.30 senza interruzione. Il Campidoglio, poi, ricorda che per i diesel euro 1, e 2 e i motori a benzina euro 1 vige “l’interdizione completa all’ingresso nella fascia verde”.
E, come da prassi, anche i riscaldamenti non possono essere a una temperatura superiore ai 18 gradi.
Poche illusioni: a meno di miracoli meteo che spazzino via lo smog e le polveri sottili, questi divieti dovranno essere prorogati anche per venerdì e sabato. Con domenica 19 che è anche domenica ecologica che prevede la limitazione alla circolazione di tutti i veicoli a motore nella fascia verde dalle ore 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 fino alle 20.30.
Previsto il rafforzamento dei Vigili in strada con pattuglie disposte lungo l’itinerario tangenziale al centro - lungotevere, Corso Italia, Castro Pretorio, Manzoni, Labicana, Circo Massimo - e in una serie specifica di strade: Acqua Bullicante, Portonaccio, Prenestina, Corso Francia, Quirino Maiorana, Marconi, Oderisi da Gubbio, Trastevere, Magna Grecia, Appia, Etiopia, Libia, Somalia, Corso Trieste, Cipro, Trionfale, Medaglie d’Oro, Palmiro Togliatti, Tuscolana, Cinecittà, Monti Tiburtini, Tiburtina.  
La giornata di ieri ha fatto registrare anche la solita trafila abituale di problemi per i trasporti pubblici. Metro A e Metro C con treni rallentati durante la mattinata per una serie di guasti tecnici; per la Roma-Viterbo, due corse saltate la mattina e due nel pomeriggio. Cosa che rende le “raccomandazioni” del Campidoglio alla cittadinanza quanto meno ottimistiche quando si legge che “risulta necessario da parte della cittadinanza attuare una serie di azioni volontarie, volte alla riduzione delle emissioni con l’obiettivo di contribuire a prevenire l’aumento delle concentrazioni inquinanti in atmosfera, tra le quali ad esempio optare per l’uso dei trasporti pubblici evitando il più possibile l’impiego del veicolo privato a motore”. 
E se le polemiche politiche proseguono - Svetlana Celli, capogruppo in Campidoglio della Lista Civica Roma Torna Roma: “il blocco dei diesel testimonia assenza di strategie contro l’inquinamento" - una rilevazione di Coldiretti-Ixé riporta come il 72% degli italiani siano “disposti a rinunciare o a ridurre drasticamente l'utilizzo dell'auto per tutelare l’ambiente”.



Tre pezzi da 90 si schierano contro la decisione del Campidoglio 5Stelle di bloccare la circolazione anche ai nuovi diesel euro6: l’Aci, l’Unione Petrolifera e Assogasliquidi
L’Automobile Club d’Italia è assolutamente contrario all’assurda demonizzazione dei diesel Euro6, al centro del mirino di tante Amministrazioni - a cominciare da Roma - con blocchi del traffico ingiustificati, che non hanno alcun fondamento scientifico e non garantiscono risultati certi”. Lo dichiara il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, che boccia senza riserve ogni limitazione alla mobilità con provvedimenti “privi di logiche comprensibili ed accettabili: le auto di ultima generazione, anche diesel, hanno un impatto ambientale irrisorio, notevolmente inferiore ad altre motorizzazioni. Con provvedimenti irrazionali come questi, non si danno risposte serie alle importanti istante degli ambientalisti e si creano disagi inutili a milioni di cittadini”.
Più o meno in fotocopia l’Unione Petrolifera secondo la quale la limitazione ai diesel euro 5 e euro 6 è “del tutto ingiustificata da un punto di vista scientifico, senza alcun vantaggio ambientale e quindi inutilmente penalizzante per un’ampia fascia di cittadini”. Anche per loro “gli euro 5 e 6 presentano infatti emissioni di polveri ben al di sotto dei limiti di legge, se non addirittura prossime allo zero”. 
Da ultimo, anche Assogasliquidi/Federchimica (per intenderci, le società che vendono il Gpl) stigmatizza lo stop alle auto e coglie l’occasione per ribadire come “i dati mostrino con evidenza gli enormi vantaggi del GPL rispetto alle altre fonti fossili. Andrebbe incoraggiato sempre di più l’acquisto di auto che utilizzano questa fonte o la conversione di vecchie auto a benzina” per poi richiamare l’attenzione sul riscaldamento domestico come fonte di inquinamento: “antichi retaggi culturali incoraggiano la combustione di pellet e legna in impianti di scadente qualità ambientale con scarsa manutenzione”.

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