Otto sedute, conclusione quasi all’alba del 24 dicembre, un consigliere 5Stelle – Nello Angelucci – dimissionario per protesta contro la sua maggioranza e un maxiemendamento, come da migliori tradizioni per il bilancio del Campidoglio.
La Raggi e i suoi esultano: il Sindaco, nell’incontro per il tradizionale scambio degli auguri natalizi con la stampa, se n’è uscita parlando di Roma che tornerà a sognare. Il capogruppo grillino, Pacetti, che cerca disperatamente di occultare i dissensi interni affermando che “tutto il gruppo di maggioranza ha espresso voto favorevole”. Le opposizioni ovviamente, ballano sulle macerie della Giunta, ne stigmatizzano l’incapacità programmatoria e reputano vuoto e inefficiente questo bilancio, per altro di fatto l’ultimo della gestione Raggi visto che quando si approverà il prossimo, nel dicembre 2020, saremo a sei mesi dal voto. I voti finali, a onor di cronaca, sono stati 26 a favore, e 5 contrari. Il bilancio istituisce un fondo da 100 milioni per finanziare i piani industriali delle partecipate di Roma Capitale. In realtà serviranno per costruire la nuova discarica. Viene finanziato, con la faraonica cifra di 90mila euro un fondo rotativo per completare le opere pubbliche nei piani di zona. La manovra prevede una spesa corrente per il 2020 di oltre 5 miliardi. Per le opere pubbliche nei prossimi tre anni sono previsti 1 miliardo e 120 milioni di euro, di cui circa 230 milioni per i Municipi.
Per uscire fuori dall’impasse degli emendamenti presentati – non solo dall’opposizione ma anche da molti consiglieri di maggioranza – la Giunta ha “calato” il solito maxiemendamento. Lo stesso sistema che tutte le opposizioni criticano ferocemente e altrettanto ferocemente usano una volta divenute maggioranza. Quanto al capitolo investimenti, per l’annualità 2020 vengono assicurati ai Municipi circa 170 milioni di euro, quasi il doppio rispetto al previsionale 2019. Vengono stanziati 28 milioni per il cofinanziamento del Ponte dei Congressi per la parte a carico del Comune (140 milioni li mette lo Stato). Capitolo investimenti per la mobilità: manutenzione straordinaria delle metro A e B (235 milioni); 216 milioni per la Metro C; 121 milioni per comprare 2 treni per la A e 12 per la B. Poi, ancora: 20 milioni per la manutenzione dei tram; nuovi impianti semaforici e attraversamenti pedonali luminosi (9,5 milioni); nuove piste ciclabili (8,8 milioni), l’acquisto di autobus nel 2020 (5,9 milioni). Alla manutenzione straordinaria delle strade di grande viabilità di competenza del Campidoglio vengono destinati solo 120 milioni di euro nel triennio. Tra gli interventi più importanti figurano: via Isacco Newton nel quartiere Portuense (5,7 milioni), via Salaria (4,8 milioni), via di Tor Bella Monaca (4,5 milioni), via Cristoforo Colombo (3,8 milioni), via di Tor Tre Teste (2,5 milioni), via dei Prati Fiscali (2,5 milioni), via Ostiense (2,5 milioni), viale Aventino (2 milioni), via del Corso (2 milioni), via di Torre Spaccata (1,5 milioni).
Nessun commento:
Posta un commento