domenica 3 novembre 2019

TOR PIGNATTARA, UN BOATO POI FUMO INTORNO AL BUS


Ore 14:00 di sabato pomeriggio, angolo fra via degli Angeli e via di Tor Pignattara, “periferia” di Roma, come l’ha superficialmente definita giusto pochi giorni fa il sindaco di Roma, Virginia Raggi: una vettura Atac, di quelle snodabili in servizio sulla linea 409, si ferma avvolta da un fumo bianco. Secondo i nostri lettori che ci hanno segnalato l’accaduto, poco prima che si alzasse il fumo, si è sentito un boato. Bus flambé, l’ennesimo? Secondo Atac si è trattato solamente del malfunzionamento dell’estintore: forse a causa di un surriscaldamento, le microcariche che regolano la fuoriuscita della polvere ignifuga, sono scattate. Sarebbe questo il boato avvertito dai cittadini. E il fumo bianco che si vede nelle foto sarebbe solo la polvere antifuoco.
L’affidabilità nelle smentite e nelle precisazioni da parte di Atac è inversamente proporzionale alla quantità di volte in cui vetture bruciate completamente sono state etichettate come “principio di incendio” nei comunicati dell’Azienda di via Prenestina.
Gli ultimi casi di bus flambé si erano registrati a fine settembre, quindi poco più di un mese fa, a torre Gaia e alla Bufalotta. Nel primo caso, a Torre Gaia, un autobus Atac in servizio sulla linea 20 era stato completamente distrutto dalle fiamme divampate mentre la vettura era ferma in attesa di riparazione. Era il 25 settembre. Il giorno precedente, alla Bufalotta, invece un altro principio di incendio su un bus sulla linea 351. Qualche settimana prima, fine agosto, altro incendio, questa volta sulla cassia, ad una vettura in servizio sulla linea 301. Nell’ultimo triennio sono circa 100 gli autobus che sono andati a fuoco a Roma. Ovviamente, il caso più famoso è quello del bus esploso a via del Tritone e che solo per una serie di fortunate circostanze non ha provocato feriti gravi. Del centinaio di autobus che hanno "incontrato" le fiamme, non tutti ovviamente sono andati completamente bruciati, anzi la maggior parte poi è stata recuperata. In molti casi si è trattato di principi di incendio, rapidamente domati dagli autisti con l’ausilio anche dei sistemi di auto spegnimento.
Tuttavia, la moria di autobus dovuta a incendi e a rotture nell’ultimo triennio si è rivelata così consistente che anche l’arrivo, non ancora del tutto completato, dei 227 nuovi autobus prodotti in Turchia, non appare in grado di consentire il recupero di questo svantaggio. A dimostrazione, i dati sul servizio reso da Atac a settembre: il divario fra quanto programmato da contratto di servizio e quanto effettivamente percorso in termini di chilometri, per gli autobus, è superiore all’11%. Numeri drammatici che testimoniano la sempre minore possibilità di raggiungere gli obiettivi previsti dal concordato preventivo.

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