venerdì 22 novembre 2019

RIFIUTI; NUOVA LITE RAGGI-ZINGARETTI


Fra il sindaco di Roma, Virginia Raggi, e il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, volano, ancora una volta, i rifiuti. La Raggi (“trova una discarica alternativa a Colleferro”) spedisce un ultimatum a Zingaretti che le risponde per le rime (“spetta a te farlo”). Il Ministro Costa cerca di fare da paciere e finisce per fare il Pilato. E Salvini che fa la parte dello statista rispetto ai due galletti nel pollaio. La pax governativa è finita
La discarica di Colleferro, gestita dalla società di proprietà della Regione, Lazio Ambiente, è chiusa. Pochi giorni fa un tragico incidente nella discarica è costato la vita a un operaio. Da quel momento il sito è chiuso. Già nei giorni scorsi Ama aveva specificato in una nota che senza quel sito, 1.100 tonnellate di rifiuti sarebbero rimasti in strada. La Raggi, quindi, scrive a Zingaretti intimandogli di “indicare senza indugio e non oltre la data” di ieri “un sito alternativo" dove spedire le 1.100 tonnellate di rifiuti assorbite da Colleferro. A stretto giro, replica Zingaretti: “La competenza a individuare un sito alternativo di conferimento per le 1000 tonnellate/giorno conferite nel sito di Colleferro è di piena responsabilità della Sua amministrazione”.
Aggiunta: “la Regione sta intervenendo nel ripristinare, seppur per il lasso temporale rimasto, il funzionamento dell'impianto di Colleferro che richiederà comunque 3/4 giorni”. 
Perché un dato è certo: l’incidente mortale nella discarica ha solo regalato ai romani l’antipasto di ciò che potrebbe succedere dal prossimo 1 gennaio quando la discarica di Colleferro chiuderà definitivamente. 
La situazione già oggi è al limite della catastrofe: Rida Ambiente, la società di Aprilia che accoglie 4mila tonnellate a settimana di rifiuti romani nel suo impianto di Trattamento Meccanico Biologico (i cui scarti di lavorazione finiscono nella discarica di Colleferro) chiude alla mondezza romana “fino a nuova comunicazione”.
In mezzo a questo irresponsabile gioco del cerino sulla pelle dei romani fra la Raggi e Zingaretti (con i rispettivi partiti a fare il tifo) risulta al limite dell’evanescenza la figura del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, che non trova nulla di meglio che scrivere: ”bisogna lavorare tutti insieme, abbassando i toni e alzando il livello di collaborazione”.
La Lega in Regione attacca: “Daniele Fortini (già alla guida di Ama rimosso dalla Raggi, poi alla guida di Lazio Ambiente, ndr) scappa: ha risposto al bando per il Consiglio di Amministrazione della partecipata Asia (l’Ama del Comune di Napoli, ndr) dove è stato amministratore delegato e è stato nominato consigliere di Asia dal sindaco Luigi De Magistris”, dice il capogruppo Angelo Tripodi
In questo quadro di nanismo, finisce per giganteggiare Matteo Salvini: “Mentre Raggi e Zingaretti anche oggi litigano, Roma rischia l'ennesima emergenza rifiuti. Basta, non se ne può più! Giovedì 28 novembre alle 18, al Teatro Italia di via Bari a Roma, ci sarà la prima grande assemblea cittadina con cui la Lega si prepara a mandare a casa Raggi e Zingaretti e a dare un futuro migliore ai cittadini di Roma e del Lazio".


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