Due ore di sciopero, ieri mattina, indetto dalle federazioni trasporti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl cui hanno poi aderito altre sigle tra cui l’Usb, per protestare contro le ripetute aggressioni ai danni di autisti e controllori Atac, Roma Tpl e Cotral. Uno sciopero più di testimonianza e sensibilizzazione che, però, qualche disagio l’ha creato. Secondo Roma Servizi per la Mobilità, l’adesione è stata pari al 21,8%. Ma nelle due ore di stop, si sono registrate riduzioni sulle corse di Metro A e B, la chiusura della linea C (che, per altro, dovrebbe essere automatizzata e senza conducente) e ancora corse ridotte per due su tre ferrovie concesse, Roma-Lido di Ostia e Roma-Giardinetti, mentre la Roma-Viterbo è rimasta attiva. E riduzioni si sono registrate sui servizi di superficie, bus, tram e filobus.
Alcuni disagi si sono registrati nel centro storico, in particolare nei punti turistici come Colosseo, Fori imperiali e piazza Venezia, o in alcuni snodi di scambio come Piramide. Ripercussioni sul traffico anche in diverse vie del centro.
I sindacati dei lavoratori del trasporto pubblico incassano la solidarietà del Comitato pendolari del Lazio: “Sosteniamo la lotta dei lavoratori dei trasporti e condividiamo, di concerto con l’Osservatorio regionale dei Trasporti, le motivazioni che sono alla base allo
sciopero. Questa mobilitazione è motivata dalle condizioni pessime in cui si trovano a lavorare gli operatori dei servizi pubblici. I pendolari solidarizzano coi lavoratori e condannano ogni atteggiamento violento. I lavoratori hanno da anni inserito nelle loro richieste sindacali la necessità di aumentare il livello del servizio anche a vantaggio dei pendolari. La sicurezza del trasporto, basata sull’efficienza di mezzi e infrastrutture e sulla tolleranza zero nei confronti di comportamenti incivili, devono essere alla base del sistema”.
Ai sindacati replica Cotral: “Con l’introduzione dell’autista controllore e l’intensificazione dei controlli a bordo bus, Cotral tiene sotto controllo la sicurezza dei propri dipendenti. Da diversi anni - dichiara la presidente di Cotral, Amalia Colaceci - l’azienda ha intrapreso azioni mirate a ridurre il fenomeno delle aggressioni: nuovi mezzi dotati di telecamere di videosorveglianza a bordo e di cabine di segregazione per gli autisti e il contrasto dell’evasione tariffaria. A partire dalla fine del 2014 queste azioni ci hanno permesso di far scendere considerevolmente il numero delle aggressioni”.
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