A Pian dell’Olmo (Roma, Municipio XV al confine con il Comune di Riano) la discarica non si può fare. Questa è la decisione presa dalla Direzione Urbanistica della Regione Lazio che ha bocciato il progetto presentato da una società privata, la Torre di Procoio srl - collegata con il Gruppo Maio operante in Abruzzo - per la realizzazione di una discarica dentro una vecchia cava dismessa per 45mila metri quadri di superficie e una capacità di 700mila metri cubi.
Il progetto viene bocciato per “inammissibilità paesaggistica” e la Regione “esprime in modo negativo la propria valutazione in materia impatto ambientale non rilevando che il progetto presentato possa essere considerato fra i progetti di conservazione, recupero, gestione e valorizzazione del paesaggio regionale” tale da meritare la deroga alle prescrizioni contenute nelle normative vigenti.
Aggiunge la Regione che “l’eventuale riconsiderazione dei motivi ostativi potrebbe avvenire a seguito del parere preventivo e vincolante del Ministero per i Beni Culturali” cui spetterebbe l’autorizzazione a derogare alle leggi.
A soprammercato, la Regione emana anche una indicazione: “al fine di limitare le aree da sottoporre a variante urbanistica e alle deroghe, il progetto va ridimensionato in maniere proporzionata alle aree strettamente necessarie alla realizzazione della discarica”.
Festeggiano i comitati del no a Pian dell’Olmo: “il documento della Regione è di grande importanza per la nostra lotta contro il progetto di discarica dei rifiuti a Pian dell'Olmo. Un ulteriore parere negativo che ci fa ben sperare. Alla luce di questo e di altri pareri negativi ora attendiamo la determinazione di chiusura del procedimento della Conferenza dei Servizi. Urge l'archiviazione del procedimento come tassello ultimo e finale di questa vicenda che ci ha visto ancora una volta nell'occhio del ciclone”, afferma Massimiliano Venditti, presidente del Comitato di lotta contro la discarica dei rifiuti a Pian dell'Olmo.
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