giovedì 29 agosto 2019

PARCO D’ABRUZZO, L’ORSETTO SPAVENTATO NON SI TROVA PIÙ




F08, per gli amici guardiaparco, Sebastiana. È il nome che le Guardie del Parco Nazionale d’Abruzzo hanno dato a un’orsa marsicana, un esemplare di circa 15 anni di età e che da qualche giorno tiene in apprensione i Carabinieri Forestali e l’intera équipe del Parco. Sabato notte scorso, Sebastiana e i suoi tre cuccioli sono scesi nelle strade di Pescasseroli, il centro in provincia dell’Aquila “capitale” del Parco. Era trascorsa da poco l’una di notte ma qualche persona in giro ancora c’era. E quando Sebastiana e i suoi tre marmocchi sono passati di fronte al Municipio, una macchina ha iniziato a seguirli: abbaglianti accesi per illuminare meglio la scena e, per giunta, musica a tutto volume. Insomma, il più classico dei poveri di spirito irrispettosi della natura e delle sue meraviglie ha finito per spaventare Sebastiana e prole. Che si sono divisi: mamma e un piccolo da una parte e gli altri due cuccioli dall’altra.
Da allora, è scattata una sorta di grande “caccia all’orso”: 6 squadre del Parco, inclusi i Carabinieri Forestali di giorno e una di notte, in giro con enormi binocoli a perlustrare le aree dove Sebastiana è solita aggirarsi.
Intanto i cuccioli hanno continuato, di notte, a girare per le stradine del paese, finendo per essere nuovamente intercettati da altri curiosi. 
L’ultimo aggiornamento - confermato dall’équipe scientifica del Parco - è che al quarto giorno uno dei due cuccioli disperso si è riunito con la madre. Ma dell’altro ancora non si hanno notizie. 
E questo è un problema. Spiega Roberta Latini, biologa del Parco: “Normalmente succede che madre e figlio possano separarsi, anche per qualche giorno. Ma i ricongiungimenti noti raramente avvengono dopo il quattordicesimo giorno di lontananza”.
Insomma, cinque giorni sono già passati e ne mancano 9. La popolazione di orsi del Parco è stimata in “una cinquantina di esemplari, più o meno equamente ripartiti fra maschi e femmine”. E Sebastiana è una gran mamma: “di solito fra una gravidanza e l’altra passano almeno due, spesso 3 e a volte anche 4 anni. Sebastiana, invece, è al secondo parto annuale consecutivo. L’anno scorso come quest’anno ha dato alla luce tre cuccioli”. 
I tre “orsacchiotti” hanno più o meno 8 mesi e non sono ancora stati censiti, quindi non è dato sapere il sesso. 
“Otto mesi - spiega ancora la dottoressa Latini - è l’età in cui gli orsi iniziano a diventare autosufficienti. Quindi, al limite, il cucciolo di cui ancora non si hanno tracce potrebbe anche riuscire a cavarsela da solo. Ma è chiaro che le possibilità non sono alte. La mortalità fra li orsi marsicani, più o meno analogamente a quanto riferito nella letteratura scientifica relativa ad altri gruppi, si attesta fra un 30 e un 50%. Un cucciolo con la madre ha molte più chance di sopravvivere”. I loro predatori naturali, i lupi che nel Parco sono di casa, vengono raddoppiati dai cani. “Qualche tempo fa abbiamo avuto un caso di recupero di un cucciolo, per altro, anche più piccolo perché aveva solo 5 mesi. Lo abbiamo tenuto nella riserva e fatto crescere e poi reimmesso in natura. Ha anche superato l’inverno ma in primavera si è avvicinato troppo a uno stazzo ed è stato ucciso dai cani da guardia”.
Negli ultimi anni, nel Parco Nazionale d’Abruzzo si sono verificate numerose nascite, quanto meno quelle controllate: 10 nati nel 2016, 11 nel 2017 e 12 lo scorso anno. 
Per evitare ulteriori “traumi”, le autrorità del Parco hanno ricordato alla popolazione - turisti e residenti - che seguire gli orsi, animali attivi principalmente al crepuscolo e di notte, in macchina è vietato. In caso di avvistamenti, è attivo nelle ore notturne un numero di pronto intervento 800010905 e, di giorno, si può contattare il servizio di sorveglianza del Parco, 08639113241.





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