venerdì 18 gennaio 2019

RIFIUTI; NESSUN PROGETTO PER IL TMB SALARIO, SOLO UNA TESI DI LAUREA


Lo scorso lunedì sera, il sindaco di Roma, Virginia Raggi, aveva postato sulla propria pagina facebook un bel rendering sul futuro del TMB Salaria, andato a fuoco lo scorso 11 dicembre e da allora chiuso ma ugualmente maleodorante. 
Al netto della mancanza di un reale progetto con relativo piano economico-finanziario dell’opera, l’agenzia di stampa Dire scopre che il bel disegno è la tesi di laurea, datata 2006, di un ingegnere edile dipendente di Ama, Giovanni Sulis
Quando, nel 2004, iniziarono i lavori per la costruzione del TMB Salario (ultimati intorno al 2008), Sulis faceva parte dello staff della direzione lavori come studente-lavoratore e cominciava a immaginare come sarebbe potuta diventare quell'area un domani. La tesi di laurea, risalente al 2006, gli ha permesso di dare un senso pratico all'idea, anche con l'elaborazione del rendering (a corredo del documento) per la trasformazione dell'area e dello stabilimento.
"Quando ho appreso dell'incendio che ha compromesso gravemente la struttura, ho provato un grande dispiacere - ha raccontato Sulis - e mi è sembrato giusto, data la necessità per la mia azienda di intervenire nuovamente su quella proprietà, di riproporre ai miei superiori il progetto di riconversione architettonica che avevo nel cassetto. Il mio voleva essere un contributo utile, come tecnico che si sente parte della sua azienda e come cittadino. Per questo sono felice che sia stato apprezzato anche in Campidoglio e dalla sindaca". 
Neanche a dirlo, le opposizioni si sono immediatamente scatenate. Per Andrea De Priamo, capogruppo Fratelli d’Italia, “Riteniamo meritorio il lavoro di questo dipendente ma fa sorridere che la Raggi ed il presidente dell'Assemblea capitolina De Vito lo abbiano pubblicato con enfasi neanche fosse un progetto ufficiale dell'Amministrazione. Perché non hanno sentito il dovere di informare sulla reale fonte di quel disegno?”.
Per le Pd, Valeria Baglio e Ilaria Piccolo: “Spacciare il progetto di un bravo ingegnere senza farne menzione, e farlo apparire come una soluzione predisposta in funzione della chiusura dell'impianto è disonesto e rende ancora meno credibili le intenzioni della giunta Raggi. La sindaca faccia ammenda, renda merito all'ingegner Sulis. Roma non si governa con i copia-incolla”.

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