mercoledì 9 gennaio 2019

RIFIUTI, LA DISCARICA DI ROMA SARÀ A CERVETERI


La futura discarica di Roma potrebbe essere, quasi certamente, a Cerveteri. Mentre altre strutture per il trattamento dei rifiuti potrebbero essere realizzate nei Municipi XI, XIII e XIV di Roma e nell’area tiburtina verso Guidonia
Questo è quanto trapela dalla riunione di ieri sera della cabina di regia sul problema rifiuti che si è tenuta al Ministero dell’Ambiente e cui hanno preso parte Regione, Città Metropolitana e Campidoglio
Nella riunione, la Città Metropolitana ha consegnato due nuove mappe aggiornate, una per le discariche e una per tutti gli altri impianti. Per ogni mappa sono stati indicati quattro diversi livelli di tutela: si parte dalle aree cosiddette bianche, prive cioè di vincoli. Poi, a salire nella scala dei vincoli, ci sono quelle con “attenzione progettuale” dove, con appositi accorgimenti tecnici sarà possibile realizzare impianti, quindi le aree a vincolo parziale e, infine, quelle a vincolo totale
Secondo le prime informazioni, una sola area, Cerveteri appunto, è stata indicata come “bianca” per le discariche. Mentre i tre Municipi capitolini e l’area di Guidonia rientrerebbero nel novero delle aree con “attenzione progettuale”.
L’approvazione di questa nuova mappatura non verrà sottoposta alla votazione del Consiglio della  Città Metropolitana.
In una nota diffusa dalla Pisana, si legge che “La Regione ha accolto positivamente questo nuovo atto e in questi giorni verificherà la congruità dei documenti forniti. Contestualmente verrà richiesto al Comune di Roma la conferma o l'eventuale aggiornamento del piano industriale dell'Ama, compreso il fabbisogno impiantistico previsto, anche alla luce della chiusura del Tmb Salario. Acquisiti questi atti e verificata la loro sostenibilità, nelle prossime settimane la Regione procederà all'approvazione in giunta del nuovo Piano Rifiuti".
Si va, dunque, verso la chiusura del Piano regionale dei Rifiuti regionale, fermo al 2012: la consegna delle nuove mappe pone fine a una lunghissima querelle fra Regione e Comune, iniziata già nella prima Legislatura Zingaretti quando sindaco di Roma era Ignazio Marino, e proseguita poi durante questa prima metà del mandato di Virginia Raggi in Campidoglio. Dopo l’indicazione di queste aree, spiegano dal Comune, spetterà alla Regione Lazio indicare esattamente cosa costruire. Secondo questa impostazione di Palazzo Senatorio, non è detto che Roma si doti effettivamente di una discarica a Cerveteri o di altri impianti sul territorio capitolino o di altri comuni ma sarà la Pisana, poi, a decidere effettivamente se e cosa realizzare. 
Intanto, la questione rifiuti continua ad animare il dibattito politico: “Il sindaco Raggi manda un dossier in procura contro gli assenteisti di Ama, incolpa i romani che insudiciano le strade ma non si assume le proprie responsabilità. E Zingaretti ovviamente asseconda”, dice Stefano Parisi (Energie per l’Italia) candidato alla guida della Regione sconfitto da Zingaretti. “Raggi e Zingaretti - prosegue Parisi - non dicono che anche se in Ama lavorassero tutti il doppio, e la raccolta funzionasse, comunque i camion non avrebbero dove mettere i rifiuti raccolti. Non c'è solo un problema di produttività dell'azienda, di cui il sindaco di Roma non è un cliente ma il proprietario ma esiste un problema di differenziata, Tmb, termovalorizzatori, discariche, cioè di questioni mai risolte in sei anni di governo della regione da parte di Zingaretti e in quasi tre anni di giunta Raggi”.
E mentre in zona Cassia Giustiniana le mamme denunciano la presenza di topi morti vicino le scuole, a Ottavia, zona di residenza della Raggi, tornano a farsi vedere i cinghiali grufolanti fra i rifiuti e il Codacons, dopo averla annunciata, lancia una class action contro Ama e Comune.

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