sabato 9 giugno 2018

RIFIUTI/ SALVATAGGIO (ELETTORALE) DALLA PUGLIA

Correre come nemmeno i bersaglieri: il voto di domenica è troppo importante e, quindi, il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, anticipa la seduta della Giunta regionale inizialmente prevista per lunedì alle 11 di mattina a ieri pomeriggio alle 15.
Sul tavolo, manco a dirlo, il problema dei rifiuti. Unico atto da approvare, su proposta dell’assessore ai Rifiuti, Massimiliano Valeriani, l’”Accordo tra la Regione Lazio e la Regione Puglia per la gestione dei rifiuti indifferenziati urbani prodotti nel territorio di Roma Capitale”. 
Troppo fresche le “borsettate” che la Raggi e Zingaretti si sono scambiati due giorni fa sul problema rifiuti e quello dei trasporti per lasciare ai 5Stelle - visti in enorme difficoltà nei due Municipi, III Montesacro e VIII Garbatella, dove si vota domani per rieleggere le giunte e i presidenti municipali dopo che le maggioranze grilline uscite dalle urne due anni fa si sono rapidamente sfaldate - un tema così importante come quello dei rifiuti. 
E, quindi, di corsa a chiudere la vicenda dell’ok ai rifiuti romani in Puglia. Nella giornata di giovedì era arrivato il via libera del presidente pugliese, Michele Emiliano, con la definizione di modalità e siti: Bari e Foggia accoglieranno 5 Tir a giorno “in via del tutto eccezionale” come misura di solidarietà istituzionale nei confronti della Regione Lazio. Una disponibilità che si concluderà il 30 giugno per evitare che, con l’arrivo delle masse di turisti per l’estate in Puglia, si possano verificare criticità nel sistema locale. 
Ecco, quindi, che la seduta straordinaria di Giunta del Lazio serve per chiudere la pratica. Un dossier limitatissimo, come si vede dai numeri: 5 Tir fanno 150 tonnellate al giorno per una durata di meno di 30 giorni, quindi, meno di 4.500 tonnellate di qui a fine mese. Roma, in un giorno, produce 4.700 tonnellate di rifiuti. Quindi, una vera e propria goccia nel mare ma, appunto, vista la vicinanza dell’appuntamento elettorale dove il Pd (e il modello Zingaretti di alleanze larghe) si gioca una bella fetta di sopravvivenza e l’Amministrazione Raggi l’insperata momentanea potenza locale e l’opzione di controllo lanciata sul gruppo grillino in Regione rimasto spiazzato dalla sortita del Sindaco contro Zingaretti, è bene evitare di concedere agli avversari pretesti per ulteriori attacchi mediatici.  

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