Non c’è niente da fare: Atac non funziona. E, invece di migliorare, sta peggiorando a vista d’occhio. Questa, in estrema sintesi, l’analisi impietosa che l’Agenzia per il controllo e la qualità dei Servizi pubblici locali di Roma Capitale ha fatto sul sistema del trasporto pubblico romano.
E il raffronto con Milano rende ancora più chiara la drammatica inefficienza sempre crescente dell’azienda romana: troppi dirigenti, bassa produttività dei lavoratori, alti costi di gestione che incidono pesantemente sui costi totali, diminuzione delle corse sia delle metropolitane che dei bus, inadeguatezza della rete viaria e di quella del Tpl, insufficienza della gestione del Comune di Roma.
Il tutto, ovviamente, si riflette in via diretta sulla soddisfazione dell’utenza in costante diminuzione, anno dopo anno.
DEFICIT INFRASTRUTTURALE
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Altro nodo rilevato dall’Agenzia per la Qualità e che potrebbe avere ripercussioni dirette sulla procedura di concordato preventivo di Atac in discussione in Tribunale in queste settimane, è quello della proroga (dal 2019 fino al 2021) del Contratto di Servizio fra Atac e Comune, decisa dall’Amministrazione Raggi e contestata come in violazione delle norme europee e, quindi, illegittima, prima per lettera (respinta dal Comune) e poi con ricorso al Tar, dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Una pronuncia dei giudici amministrativi che accogliesse i rilievi di illegittimità della proroga avrebbe un effetto diretto sul concordato tagliando di un biennio il tempo utile a disposizione di Atac per rientrare dei debiti.
LE FERROVIE CONCESSE
Nella relazione dell’Agenzia della Qualità dei Servizi pubblici, vi è poi un passaggio che conferma l’irragionevolezza delle polemiche (molto elettorali) fra il Comune e la Regione a proposito delle tre ferrovie concesse (Roma-Lido di Ostia, Roma-Viterbo e Termini-Centocelle). Scrive l’Agenzia: “la gestione del servizio è affidata ad Atac con un contratto di durata biennale, valido fra il 15 giugno 2017 e il 15 giugno 2019”. Che, quindi, al termine di questo contratto la Regione, proprietaria delle tre linee, decida di mettere il servizio a bando di gara ubbidendo alle norme europee non poteva certo essere una sorpresa per il Campidoglio.
IL CALO DELLE PRESTAZIONI: -32% SUL 2012
Le metropolitane ancora si salvano con un globale +12% del servizio fra il 2012 e il 2017, cui contribuiscono l’apertura della B1 (2012) e della C (2014).
Va molto peggio per le linee di superficie: -21% per quelle servite da Atac, pareggio per quelle servite da Roma Tpl con un calo complessivo del 16%.
Mancano i dati sulle tre ferrovie concesse e, alla fine, il totale globale è che siamo passati dai quasi 26 milioni di vetture/km per anno del 2012 ai 17,5 del 2017 con un calo complessivo del 32%.
GLI INVESTIMENTI
167 milioni di euro li mette il Comune, usando soldi regionali e europei, per acquistare 600 autobus nel prossimo triennio; 425 milioni li mette lo Stato per comprare 14 nuovi treni per la metro (2 per la A e 12 per la B) e per fare manutenzioni ordinarie e straordinarie (linea elettrica, impianti antincendio, banchine, rinnovo dei treni e del sistema di controllo de traffico).
IL RAFFRONTO CON MILANO
A Roma diminuiscono i posti/km per abitante, a Milano aumentano, i costi operativi di Atac sono di 5,7 euro per vettura/km a Milano 4,5, a Milano ogni addetto dell’Atm “produce” 18.534 vetture/km annuo a Roma solo 12.732. Anche sui ricavi, Milano batte Roma: Atm si autofinanzia per il 16,5% con i biglietti (in aumento); Atac sfiora il 9% (in calo).
EVASIONE
Certo non può essere una vettura su 1958 dotata di un solo tornello in ingresso e per di più accompagnata da ben 3 controllori a essere una attendibile sperimentazione per lottare contro i portoghesi.
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Fonte: "Il trasporto pubblico a roma - sintesi dei principali indicatori del servizio (giugno 2018)"; Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale; pagina 22 |
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GIUDIZIO DEGLI UTENTI
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Bocciate sicurezza, confort, efficienza, informazioni. Promosse: personale, accessibilità e rete di vendita. Per le metro l’insoddisfazione è degli utenti della B (60% di giudizi negativi), promossa molto bene la C (80% di giudizi positivi), bene la B1 (62% di positivi) e poco oltre la sufficienza la A (55%) con un totale del 54% di utenti “molto” o “abbastanza soddisfatti”. Tuttavia, il raffronto sul lungo periodo indica un calo del gradimento: da 61 del 2010 (voto più alto) al 39 del 2017 per la rete di superficie e dal 62,3% di positivi per la metro nel 2010 al 48,8% del 2017.
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Giudizio preliminare sul servizio, grado di soddisfazione superficie - Fonte: Agenzia Qualità Servizi pubblici su dati Atac |
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Soddisfazione macro fattori di qualità superficie - Fonte: Agenzia Qualità Servizi pubblici su dati Atac |
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Indice di soddisfazione generale TPL superficie - Fonte: Agenzia Qualità Servizi pubblici su dati Atac |
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Giudizio preliminare sul servizio, grado di soddisfazione metropolitana - Fonte: Agenzia Qualità Servizi pubblici su dati Atac |
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Soddisfazione macro fattori di qualità metropolitana - Fonte: Agenzia Qualità Servizi pubblici su dati Atac |
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Indice di soddisfazione generale metropolitana - Fonte: Agenzia Qualità Servizi pubblici su dati Atac |
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CORSE SOPPRESSE
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Disponibilità del parco mezzi (2010-2016)
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Poi c’è l’età delle vetture (12 anni medi per gli autobus, 13 per metropolitana, oltre 33 per tram e ferrovie) ) che, quindi, si guastano più spesso.
Poi, la “mancata “manutenzione e/o all’indisponibilità dei pezzi di ricambio” perché i fornitori dei ricambi non si fidano più della capacità di Atac e del Comune di pagare.
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EFFICIENZA
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In Atac, quindi, uno degli elementi che determinano la scarsa efficienza dell’azienda, rispetto a quella milanere, “sembra essere non tanto il numero complessivo di dipendenti ma la produttività dei lavoratori nonché un rapporto poco equilibrato tra personale amministrativo e personale operativo”.
Un peso che si misura su quanto incide sulla produzione: per Atac il 58% nel 2016, per Atm il 50%. E nel 2012 per entrambe era il 52% a significare che, nel corso di questi ultimi anni, sono state intraprese azioni non efficaci per migliorare la resa del servizio.
Aggiunge l’Agenzia: “se si analizza la produttività dei dipendenti delle due aziende in termini di vetture km percorse, la differenza è notevole: 12 mila vetture km per ogni dipendente di Atac nel 2016 contro le oltre 18 mila di Atm”.
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Costi del personale su costi operativi Atac e Gruppo Atm (2012-2016) - Fonte: Agenzia Qualità Servizi pubblici su dati Atac |
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Produttività in vetture km per addetto - Fonte: Agenzia Qualità Servizi pubblici su dati Atac |
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Nel 2017 Atac “ha ricevuto 17.893 segnalazioni riguardanti la mobilità pubblica”, un numero in diminuzione passato “da oltre 23mila segnalazioni nel 2014 a poco meno di 18 mila nel 2017 (-23%)”. Il 70% delle comunicazioni è un reclamo: quasi il 30% delle comunicazioni riguardano i guasti alle biglietterie automatiche, poi i problemi di regolarità del servizio (16,2%); “poco meno del 10% delle segnalazioni riguardano il comportamento del personale ed una percentuale analoga i biglietti e gli abbonamenti”.
Incredibilmente c’è ancora speranza per il futuro: lo 0.4% delle segnalazioni che Atac riceve è per i ringraziamenti. Poi c’è ancora un 5,7% che scrive per effettuare richieste, un 5,1% che richiede informazioni e un 1,7% di utenti che scrive per avanzare delle proposte.
E la medaglia nera di peggior linea per i romani la vince, ancora una volta, la linea 708 c he collega piazzale dell’Agricoltura con via Iris Versari.
Oltre la metà delle segnalazioni relative alla linea è dovuta al mancato rispetto dell’orario di partenza dal capolinea (178 segnalazioni) seguito dall’impossibilità di salire a bordo (69 segnalazioni) e dalle mancate fermate o percorsi non effettuati da parte degli autisti (38 segnalazioni).
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Top ten delle linee più segnalate (numero di segnalazioni per linea)
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“Considerando il totale delle dieci linee per numero di segnalazioni, tra le segnalazioni riscontrate con maggior frequenza, si segnalano quelle relative al mancato rispetto dell’orario di partenza dal capolinea (20% delle segnalazioni), alle attese tra i 30 e i 60 minuti e ai motori accesi ai capolinea (rispettivamente 12,5% e 11,7%)”, scrive ancora l’Agenzia.
La piazza d’onore fra le peggiori linee della città la vince il 310 da Termini a piazza Vescovio (107 segnalazioni), poi il tram 2 (76 segnalazioni), quindi, a scendere il 654 con 71 segnalazioni, il 3 (63), il 170 (61), quindi il 31 con 59 segnalazioni. Chiudono la classifica il 160 (terzultimo con 54 reclami) il 714 (50) e il 982 (47 lamentele).
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