domenica 1 aprile 2018

IL "TESORETTO" DELLO STADIO


Alla città, i circa 25 km di fogli di carta che costituiscono il progetto Stadio consegneranno opere pubbliche alcune delle quali - l’unificazione della via del Mare con la via Ostiense e la messa in sicurezza idraulica del Fosso del Vallerano e dell’Acqua Acetosa - sono attese da decenni. Alla Roma, lo Stadio può consegnare un tesoro di oltre una cinquantina di milioni di euro l’anno. Almeno, una cinquantina. 
Il raffronto lo si può fare solo con la Juventus, unica altra squadra ad avere un impianto di proprietà. Un iter, per la Juventus, partito nel lontanissimo dicembre 1994, passato per ben due varianti urbanistiche e conclusosi con la partita inaugurale l’11 settembre 2011, dopo ben 16 anni e 9 mesi. Nel bilancio 2010/2011 la Juventus, che quell’anno giunse settima dietro proprio la Roma, segnava 153,9 milioni di euro di entrate. L’anno dopo, le entrate erano salite a 195,4 milioni, con un più 41,5 milioni di euro. L’ultimo bilancio bianconero (2016/2017) segna 405,7 milioni di entrate: 251,8 milioni in più rispetto al 2010/2011 con un vertiginoso aumento del 163% e con una media di 42 milioni di euro di maggiori entrate ogni anno. Attenzione: non sono le entrate da calciomercato ma sono le entrate da tre fonti diverse: Stadio con bigliettazione e pubblicità; diritti Tv; merchandising. L’apporto dello Stadio viene normalmente “pesato” per il 14% delle entrate totali, circa 58 milioni sui 405 dell’ultimo anno (28% il merchandising e 58% i diritti tv). 
Considerando che lo Stadio di Tor di Valle sarà più grande dell’Allianz di Torino si può ritenere che le entrate per la società giallorossa possano essere anche più consistenti di quelle juventine, anche perché la Roma, insieme allo Stadio, edificherebbe una parte commerciale che la Juventus non ha (e sta cercando di avere) e che produrrebbe risorse aggiuntive. Al netto del tema della cessione dei diritti sul nome del futuro impianto che significa enormi flussi di denaro ogni anno per lunghi periodi. 
Infine, se effettivamente la Roma riuscirà a completare lo Stadio nei tempi previsti (26-28 mesi dopo la posa della prima pietra prevedibile, a oggi, per la primavera del prossimo anno), questo significherebbe che la società di Pallotta “recupererà” 6 anni sul tempo che è occorso ai bianconeri per costruire il loro impianto. Economicamente, sono 300 milioni di euro buoni. 

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