La notizia che la società Alfiere (vale a dire Cassa Depositi e Prestiti, ormai socia solitaria vista l’uscita di Telecom) ha presentato al Tar richiesta di risarcimento danni contro il Campidoglio per un ammontare di 328 milioni di euro per la decisione della Giunta Raggi di revocare i permessi per ristrutturare le Torri dell'Eur ha animato l’asfittico agostano panorama politico romano.
Parte per primo Roberto Diacetti, presidente di Eur SpA e quindi direttamente interessato dal problema riqualificazione delle Torri: “Leggiamo del contenzioso che allontana una soluzione a breve della vicenda. La destinazione d'uso più funzionale sarebbe quella alberghiera. L'hotel La Lama, accanto alla Nuvola, infatti, con le sue 400 camere non sarà in grado di soddisfare l'utenza dei grandi congressi internazionali e della crescente vocazione business dell'area. In secondo luogo una struttura alberghiera rispetto ad una struttura direzionale produrrebbe un indotto economico significativo e un impatto meno negativo sotto il profilo della già congestionata mobilità del quadrante. Ma qualora si confermasse la precedente destinazione ad uffici, si trovi presto una soluzione che consenta ai cittadini, ai congressisti, a coloro che alloggeranno alla Lama di godere della bellezza di un quartiere oggi ferito dagli scheletri delle Torri”.
Tutte le opposizioni in Consiglio comunale armano l’artiglieria contro la Raggi e i suoi assessori alll’Urbanistica, l’ex Paolo Berdini, e l’attuale, Luca Montuori.
Umberto Marroni, deputato Pd ed ex capogruppo democratico in Consiglio comunale durante il governo Alemanno, annuncia la presentazione di un’interrogazione al Governo; Marco Miccoli, altro deputato e già federale del Pd romano, spara alto e chiede le dimissioni della Raggi; per il piddino Marco Palumbo, presidente della Commissione trasparenza in Campidoglio, la vicenda è “l’ennesimo disastro della Giunta Raggi”. Anche il centrodestra attacca: Andrea De Priamo, vicepresidente dell’Aula Giulio Cesare, parla di “atti sconclusionati di Berdini” e della “non meno grave inerzia dell'assessore Montuori che non ha compiuto alcun atto in merito” paventando “conseguenze catastrofiche” per le casse capitoline. Davide Bordoni, capogruppo di Forza Italia in Campidoglio, va giù ancor più duro: “aspettiamoci le richieste di risarcimento anche per l’ex Fiera di Roma”.
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