I tempi si stringono, l’assestamento di Bilancio, con scadenza il 30 novembre, si avvicina a grandi passi e la discussione sulla delibera che sancisce l’interesse pubblico allo Stadio della Roma rischia sempre più consistentemente di slittare.
La delibera è stata inserita nell’ordine dei lavori già da giovedì scorso, seduta impegnata dal “Pandagate” di Marino.
Martedì, altro Consiglio dedicato alle spiegazioni del Sindaco e al folklore pro e contro il Primo Cittadino.
Meno due sedute, dunque, a disposizione dei Consiglieri per affrontare il tema.
In più, nella capigruppo, è stata inserita come prioritaria una nuova delibera, la “Variazione al bilancio 2014-2016” per il “contratto di locazione tra Ama e Comune per il Centro Carni”, delibera che scade e che, quindi, passa avanti a tutte le altre.
E Lo Stadio?
Scende al sesto posto, dopo Esquilino, Casal Selce, Fidene Val Melaina ed ex Cinema Metropolitan.
Facendo, quindi, i calcoli, appare sempre meno plausibile che l’Aula riesca ad affrontare lo Stadio prima dell’Assestamento di Bilancio.
Vero che la scadenza del 30 novembre può anche essere superata (ed è già successo). La procedura prevede che il prefetto di Roma, Pecoraro, invii un richiamo al Comune per provvedere entro 30 giorni.
Ma la fragile e appena ricompattata maggioranza non vuole subire anche questo nuovo smacco.
Ed ecco perché è più che probabile che prima si faranno le 4 delibere di urbanistica, poi l’Assestamento e solo dopo lo Stadio. Ormai a dicembre.
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