sabato 6 settembre 2014

STADIO, LE CONDIZIONI DEL CAMPIDOGLIO

Dieci pagine fitte fitte: questa è la delibera che la Giunta capitolina ha approvato mercoledì sera e che riconosce il “pubblico interesse” alla “realizzazione del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle. Oltre le dichiarazioni pubbliche, rese in conferenza stampa dal sindaco Marino e dall’assessore Caudo, ci sono anche alcuni passaggi che erano rimasti più in ombra.



Primo: mobilità. Il Dipartimento comunale ha rilevato “l’esistenza di problematiche connesse alla diramazione della metro B” per “interferenze con la funzionalità della Roma Lido, attuale e in ampliamento”, segnalando l’opportunità di confrontare questa ipotesi con quella di potenziamento della Roma Lido trasformata in linea metropolitana almeno nella tratta interna fino a Tor di Valle”. E su questo, la Regione Lazio ha stimato in “127,6 milioni di euro” l’investimento indispensabile “per l’incremento della frequenza della Roma-Lido, improcastinabile in caso di realizzazione dello Stadio”.



Secondo: le strade. Sempre il Dipartimento Mobilità del Comune ha evidenziato “la necessità di garantire comunque l’adeguamento dell’asse via del Mare-via Ostiense” e che il progetto definitivo dell’asse “dovrà prevedere nel tratto ulteriore al progetto presentato, in direzione centro e fino al nodo di scambio di via Marconi, interventi di messa in sicurezza” e che avvenga un coordinamento con le attività connesse alla realizzazione con il Ponte dei Congressi di recente finanziamento.



Anche il vecchio ippodromo di Tor di Valle entra in delibera: si legge, infatti, che “in conseguenza della variazione urbanistica, l’impianto esistente dell’Ippodromo Tor di Valle, ricadente nell’area dove sorgerà il nuovo stadio, inserito nella carta per la qualità del PRG vigente, dovrà essere oggetto di stralcio con apposita indicazione in sede di approvazione del progetto definitivo”. 



Vi è poi un passaggio sul “portafogli”. Le “opere di interesse generale”, il cui ammontare è stimato in 195,25 milioni di euro - e cioè la metro B fino a Tor di Valle (50,45 milioni); il ponte ciclo/pedonale dalla stazione Magliana della ferrovia Orte-Fiumicino (7,5 mln); l’adeguamento dell’asse via del Mare/Ostiense (38,6 mln) con gli interventi di messa in sicurezza anche del tratto fino a Marconi non quantificati economicamente; la nuova viabilità di raccordo fra l’autostrada Roma-Fiumicino e la via del Mare/Ostiense con nuovo ponte sul Tevere (93,7 mln); le opere ambientali (5 mlm) - “costituiscono un’obbligazione a carico del proponente da qualificarsi come ‘obbligazione a fare’” e sono da “realizzarsi anche se il costo risultasse maggiore” in sede di progetto definitivo. Viceversa, “costi minori comporteranno l’integrazione di opere” aggiuntive che emergessero dalla conferenza di servizi regionale oppure con una minore cubatura.



Infine, la “clausola rescissoria” - da versarsi al Comune nel caso in cui vengano separati i destini dello Stadio da quello della As Roma - non è stata inserita con una quantificazione monetaria ma con i richiami normativi.


LE CINQUE CONDIZIONI DEL PIANO
Il mancato rispetto delle condizioni, anche solo di una, contenute nella delibera, comporterà la decadenza del pubblico interesse e, quindi, dei presupposti per il rilascio degli atti comunali e regionali, la risoluzione della convenzione, con conseguente cancellazione degli eventuali permessi rilasciati.

Le opere di interesse generale sono un’”obbligazione a fare” anche qualora costassero di più in sede di progettazione definitiva. Se costassero di meno, i risparmi saranno usati per integrare eventuali opere aggiuntive oppure verranno scontati con una diminuzione delle cubature a compensazione.



In sede di progettazione definitiva, dovranno essere conteggiati ulteriori spese oggi non contemplate: l’adeguamento dell’asse viario via del Mare/Ostiense dal deposito Atac di Magliana a viale Marconi, il “landscape plan" per i 34ettari del parco, la videosorveglianza dell’intera area coperta dall’intervento.

Il Masterplan dell’intero intervento e i progetti definitivi devono essere redatti utilizzando tecniche di “safe design” per contribuire in modo attivo ad aumentare la sicurezza dello spazio pubblico sia per i cittadini sia per i tifosi e a questo fine saranno sottoposti alla Prefettura.

Tutte le opere pubbliche (metro, strade locali, viabilità di accesso, svincoli, ponti, parco, videosorveglianza, opere idrogeologiche) dovranno essere realizzate e complete in modo tale da assicurarne la funzionalità già al momento della prima utilizzazione pubblica dell’impianto sportivo per le gare e gli eventi.

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