Pallotta, presidente giallorosso, è disposto a portarci Totti in spalla e a disputarvi il primo incontro già nella stagione 2016/17. In realtà, la road map dello Stadio di Tor di Valle è ancora lunga e con un percorso irto di ostacoli.
Il trionfalismo ora è più un auspicio che la realtà dei fatti.
Punti fermi: entro fine agosto Parnasi dovrà presentare al Comune il piano di fattibilità per le nuove opere concordate a New York: metro, ponte pedonale, videosorveglianza del parco. Dopo di che, il 3 settembre la Giunta deve varare la delibera di interesse pubblico.
Fine delle certezze.
Dalla Giunta, la delibera passa in Consiglio per l'approvazione.
Devono partire le procedure per gli espropri e va redatto il progetto definitivo. E qui solo Parnasi, con Libeskind, Meis, architetti e ingegneri, avrà il pallino in mano.
L'assessore all'Urbanistica, Caudo, ritiene che siano necessari almeno 3 o 4 mesi per redigerlo. Fatto il progetto definitivo, la Regione ha 6 mesi di tempo per approvarlo in Conferenza di Servizi. Non è detto, ovviamente, che li impieghi tutti. Infine, ci sono i tempi tecnici per la stipula della Convenzione Urbanistica, il "contratto", fra Comune e Parnasi.
In mezzo, ovviamente, c'è che non ci siano ricorsi sugli espropri né sull'opera in sé. Qualora ci fossero, i tempi slittano, basti vedere quanto avvenuto, con 3 anni persi, con il restauro del Colosseo. E che gli eventuali ricorsi si concludano tutti a favore del Comune e di Parnasi.
Altrimenti si apre una nuova partita.
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