martedì 5 novembre 2013

BASTA! ALEMANNO DIMETTITI (OPS...)

Nella triade capitolina, insieme a Giunone e Minerva, entra a buon diritto - soppiantando Giove, anche quello Pluvio - il nuovo Dio romano: Marino, dio delle acque.
Cascate, cascatelle, torrenti, rigagnoli, fiumiciattoli, stagni e laghi: il Biondo Tevere e l'Aniene non sono più i due fiumi della Capitale.
Questo è l'effetto delle piogge di questa sera.
Grazie alla "splendida" manutenzione più volte annunciataci dal più tenace fustigatore dell'inefficienza della Giunta Alemanno - l'intrepido Paolo Masini - fra Roma e Venezia (con l'acqua alta) oggi non c'era differenza.

Il tragitto fatto in moto - senza che dal cielo venissimo onorati di una sola goccia d'acqua - è iniziato dalla via Salaria: 20 minuti per fare i circa 7 km della Consolare, praticamente a passo d'uomo. Causa? Un fiume in piena aveva invaso tutte e due le corsie.
E, per fiume in piena, intendiamo proprio un fiume: con guadi e isolette (i pochi tratti non allagati).

Amici, parenti e conoscenti hanno segnalato allagamenti in tutte le consolari: Tiburtina, Casilina, Prenestina, Aurelia, Appia.
Non c'è zona che si sia salvata.

Dalla Tangenziale Est scendevano allegre cascare a rallegrare la vista degli inumiditi audaci che attendevano il tram sotto la sopraelevata.
Largo Passamonti è ormai un luogo di studio per la 10km di nuoto in caso assegnassero a Roma le Olimpiadi del 2945!
Porta Maggiore è stata ribattezzata Lago Maggiore, senza nulla togliere a quello di Piemonte e Lombardia.
Scene di panico alla vista di auto con l'acqua che lambiva il pianale a piazza Vittorio dove si è ripetuta la consueta scena della preferenziale del tram usata dalle anatre per far fare pratica di nuoto agli anatroccoli.

Insomma, le solite scene di vita quotidiana che si vedono a Roma quando piove.
Si vedevano ieri con Alemanno e il refrain era: Alemanno dimettiti.
Ci hanno annunciato un maxi programma di "sturaggi" dei tombini.
Le cose sono due: o ci hanno preso in giro o li hanno presi in giro...
A questo punto, ci uniamo anche noi al coro: Alemanno, dimettiti!!!

Ops...

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